. Ad un certo punto della celebrazione, procedendo rapidamente attraverso un percorso prestabilito arrivano davanti la chiesa 33 Babbaluti, uomini e donne i quali per voto vestono un saio blu che li rende irriconoscibili e ai piedi indossano pesanti calze lavorate a mano, i piruna.  Man mano che arrivano, i Babbaluti si dirigono a coppie verso la porta secondaria della Chiesa di Aracoeli, qui, dopo aver baciato a terra, entrano a salutare il Cristo uscendo dal portone principale. Finita la Messa il bellissimo Crocifisso seicentesco, prelevato dalla sua cappella viene portato sul sagrato dove lo attende la “vara” e i 33 Babbaluti, schierati ai lati delle aste di legno del fercolo ove viene posizionato il crocifisso con ai suoi piedi il quadro della Vergine dei 7 dolori, trafitta da sette spade. Inizia quindi la processione con il Crocifisso portato a spalla dai Babbaluti lungo alcune vie del paese, ripetendo una nenia lamentosa: Signuri, Misericordia, Pietà! Rientrato in chiesa il Cristo viene salutato dai fedeli che lo rincontreranno nel pomeriggio. Pranzo in ristorante a base di prelibatezze dei Nebrodi.

Alle 16:00, dopo la Via Crucis in chiesa, il Crocifisso viene posto nel Sapurcu, un grande mausoleo allestito con drappi rossi e gialli ed illuminato da centinaia di candele che rappresenta il Pretorio di Pilato, e che da terra si innalza fino alla cupola.

Al termine rientro ai luoghi d’origine.